LDK e Shytech: il futuro della cucina tra condivisione e design

Lavorando nel mondo dell’arredamento guardo con curiosità come si evolvono nel tempo gli ambienti domestici.
Mi piace pensare che designer e arredatori abbiamo uno sguardo privilegiato sul mondo della casa, perché si confrontano ogni giorno con le richieste e le esigenze dei clienti, persone proprio come te.
C’è un ambiente in particolare che più degli altri è mutato nel tempo, per raggiungere una dimensione nuova, più accogliente, più viva. Sto parlando della cucina.
In cucina si parla, si ride, ci si confronta, è il luogo in cui si creano i legami tra le persone.
Se una volta era un’entità a sé stante, il dietro le quinte della casa, oggi possiamo considerarla un vero e proprio palcoscenico per le interazioni familiari.
Durante il Salone del Mobile di Milano ho scoperto che in Giappone c’è una tendenza chiamata LDK, acronimo di Living/Dining/Kitchen. Si intende una stanza che raccoglie le funzioni di soggiorno, sala da pranzo e cucina: è il nucleo della vita domestica e sociale.
E se invece parliamo di oggettistica, non possiamo fare a meno di notare che in cucina continua a crescere il numero di utensili, sempre più tecnologici ma allo stesso tempo sempre più invisibili. É una seconda tendenza, chiamata Shytech, letteralmente tecnologia timida. Il trucco è integrare in cucina nuovi elementi funzionali senza sovraccaricare l’apparenza estetica, mantenendo un design elegante in tutti gli ambienti. Grazie al loro stile minimalista, l’operatività di utensili ed elettrodomestici è visibile solo quando li si sta utilizzando.
Sono spunti interessanti, che uniscono trend di design e benessere abitativo. Non solo: anche un ritorno al passato.
Penso al gusto tutto italiano di una cucina viva, quella in cui consumare un pranzo o una cena era solo uno dei tanti momenti passati insieme. Un luogo caldo, indipendentemente dall’arredo e dallo stile personale. Un crocevia di incontri, di chiacchiere, di famiglia.
Penso a casa dei nonni, al profumo del legno e all’aspettativa che cresce quando si supera la soglia e ci si avvicina a tavola. Perché a due passi dai pensili, proprio sul tavolo, c’erano pietanze che erano prima di tutto atti d’amore.
Cucina per Bressano significa da sempre LDK, a ben pensarci.
Un acronimo che rivoluziona un modo di intendere casa, certo, ma che al contempo ci riporta a un passato totalmente nostro. Questi ultimi due anni sono stati difficili. Ci hanno tenuto lontani dalle persone care, hanno alimentato un senso di insicurezza.
Siamo affamati di incontri, di tempo speso insieme, del piacere di sedere insieme a tavola e regalarsi momenti speciali.
Tutti noi oggi sentiamo il bisogno di recuperare e creare nuovi momenti di condivisione in famiglia. Perché non partire da una nuova idea di cucina, che torni a essere il cuore di casa.

Elisa Bressano
Consulente D’Arredo